Non esiste dipendenza che possa essere definita buona, ma quando il vizio diventa patologia deve essere fermato. Il gioco d’azzardo ormai è diventato una piaga. L’allarme non viene lanciato solo per i giocatori, i quali spesso rischiano la rovina di loro stessi e degli affetti che li circondano: l’intera salute pubblica viene minacciata. In Italia il 54% della popolazione è vittima del vizio, e ci piazziamo come primo paese in Europa a soffrire del fenomeno. Le conseguenze da pagare sono tante; si parla di costi sanitari, sociali ed economici, i quali si ripercuotono sull’intera società.
Come tante altre cose, il problema va combattuto creando una cultura che spinga i più giovani a ragionare in un’ottica contraria al gioco. È per questo che la mattina del tredici marzo, al palazzetto di Terranuova B.ni, ben cinquecento ragazzi dalla quarta elementare alla terza media, hanno
partecipato ad un incontro avente come tematica centrale, appunto, il gioco d’azzardo.
Dopo aver assistito ai vari interventi, sono stati coinvolti in attività ludiche coordinate dalla cooperativa Macramè, la quale opera nella formazione della cittadinanza attiva.
Erano presenti all’evento: il sindaco di Terranuova B.ni Mauro Amerighi, l’assessore alle politiche sociale e vicesindaco Katia Faleppi, quasi tutta la Giunta comunale compreso il candidato a sindaco del centro-sinistra Stefano Chienni, il dirigente scolastico dell’istituto Giovanni XXIII prof. Riboletti Alberto, Alessandro Guarducci della
cooperativa Macramè, l’educatore del comune Cesare Menchi il vicepresidente Coop centro Italia Daniela Palazzi, il presidente della sezione Soci Coop centro Italia di Terranuova B.ni Filippo Prosperi e la referente del nostro presidio Libera giovani Valdarno dedicato alla memoria di Giovanni Spampinato: Sabrina Silvestro; tutte queste rappresentanze hanno partecipato in accordo con ciò che deve essere obiettivo comune: creare consapevolezza.